EVELINA GLANZMANN

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Dal magazine SRF "Spring 1998"

Evelina Glanzmann, uno dei primi discepoli italiani di Paramahansa Yogananda, ha lasciato questo piano terreno il 10 dicembre 1997, vicino alla sua dimora di Varese. Durante un incontro a Milano poco prima della scomparsa della signora Glanzmann, Sister Namita ha ricordato con affetto questa anima cara e ha chiesto ai devoti riuniti di mandarle pensieri di amore e di augurarle di tornare presto a Dio.

La signora Glanzmann si iscrisse alla SRF nel 1951 ed ebbe uno scambio epistolare con Paramahansaji prima del suo mahasamadhi; più tardi quell’anno tradusse l’Autobiografia di uno Yogi in italiano, contribuendo così in maniera decisiva alla diffusione dei suoi insegnamenti in Italia.

Sempre attiva nell’aiutare in maniera altruistica l’opera del suo guru, la signora Glanzmann era amata e riverita in Italia da migliaia di membri SRF, che ha servito con dedizione come consulente di meditazione. Nel corso degli anni ha trascorso diversi lunghi periodi di tempo alla Casa Madre, lavorando sulle traduzioni in italiano di altre pubblicazioni SRF.

 

In una lettera indirizzata ai Centri e ai Gruppi di meditazione della Self-Realization Fellowship in Italia, esprimendo le sue condoglianze Sri Daya Mata ha ricordato questa devota con le seguenti parole:

 

17 dicembre 1997

Miei cari,

 

Mi ha molto rattristato apprendere la notizia che la nostra cara amica Evelina Glanzmann ci ha lasciato, e desidero esprimere il mio sincero rammarico a tutti voi che avete conosciuto e amato questa bellissima anima. La nostra amicizia risale a molti anni fa, e posso dire che fino agli ultimi giorni di vita Evelina è stata un’amica leale e una devota discepola di guruji. Nei primi tempi abbiamo avuto molte occasioni di parlare personalmente con lei, specialmente quando veniva alla Casa Madre a Los Angeles. Ho avuto anche l’opportunità di incontrarla durante le mie visite in Italia, e mi è caro ricordare quei momenti. Era un’anima meravigliosa e la sua vita è stata interamente dedicata a servire Dio e ad aiutare coloro che bussavano alla sua porta. I suoi amici e tutti quei devoti che hanno apprezzato la sua saggezza e i suoi amorevoli consigli ne sentiranno molto la mancanza.

Siamo sempre stati in contatto con Evelina e sappiamo che il suo primo pensiero è stato quello di servire e aiutare gli altri, anche in questi ultimi anni durante i quali ha avuto seri problemi di salute. Poco tempo prima di morire mi ha scritto, ed è stato significativo che nella sua lettera non parlasse di sé ma chiedesse invece preghiere per le persone che ne avevano grande bisogno. Della sua situazione personale, scriveva soltanto: “ringrazio Dio per tutto ciò che mi dona”: queste parole esprimono veramente lo spirito con il quale sapeva abbandonarsi fiduciosamente nelle sue mani. Il suo carattere generoso e comprensivo ha certamente conquistato i cuori di tutti coloro che si affidavano ai suoi consigli. Evelina ha meritato un posto ai piedi di Dio, e anche un posto speciale nei nostri cuori.

Desideriamo partecipare al dolore di tutti voi che l’avete amata e preghiamo per la sua anima, inviandole il nostro amore fino a quando non ci incontreremo ancora in Dio. Possa il Signore benedirvi ed essere accanto a ciascuno di voi.

Nell’amore di Dio, del Cristo e del Guru,

Sri Daya Mata

 

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Sri Daya Mata mentre abbraccia e benedice Evelina

durante il tour SRF a Roma nel 1969

 

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In alcuni vecchi magazine della SRF furono riportate delle lettere da lei indirizzate alla SRF e che qui riportiamo:

L’autobiografia di uno Yogi è così umana e vicina al cuore di ognuno, in quanto mostra nella vita dell’uomo moderno il vero sentiero che conduce dalla schiavitù alla libertà. E per me il libro è stato come un dono d’immensa fede e speranza, poiché rivela la possibilità per tutti di procedere sulla stessa via, di superare la propria piccola e limitata umanità, e di realizzare l’esser parte dello Spirito di Dio. La personalità di Paramahansaji, piena di grande semplicità, humor e gentilezza, ce lo rende molto vicino.

Inoltre il suo ardente amore e desiderio per Dio lo ha portato così vicino al Padre che lo rende capace di mostrare alla gente il sentiero luminoso che conduce alla più completa felicità dell’anima. Come potrebbe essere altrimenti? Io so che la sua verità è la mia verità, da sempre conosciuta e solo temporaneamente dimenticata. Mediante la forza e la fede che mi da, a volte riesco persino a dare conforto e speranza a persone infelici e disperate.

 

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Recentemente ho ricevuto l’iniziazione al kriya Yoga in Svizzera. Ero molto stanca in quei giorni, faceva caldo e non mi sentivo bene. Il viaggio da Trieste a Ginevra era stato lungo e faticoso. Al ritorno ho dovuto aspettare fino alle due del mattino a Losanna l’arrivo del treno con la cuccetta; non trovando più il mio biglietto non mi sono potuta coricare. Una volta trovato (lo scompartimento), ho praticato il Kriya. Erano le tre del mattino e poiché ero molto stanca, mi sono sdraiata per dormire. In quel momento era come se Guruji fosse al mio fianco; e credo di aver sentito la sua voce sussurrarmi “Alzati e medita!” ho obbedito.

Una grande senso di pace gioiosa ha preso possesso di me e dal quel momento non mi ha più lasciata. Tutte le mie difficoltà e i miei apparenti problemi senza soluzione appaiono ora meno difficili e insolubili. Si sta schiudendo una porta attraverso la quale percepisco sotto una nuova luce tutti i miei dispiaceri presenti e passati, non più dispiaceri terribili, crudeli e senza senso, ma come gli anelli di una catena, ora posso scorgerne il capo.

 

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Da quando ho cominciato a praticare il Kriya Yoga molte cose sono cambiate. Nella mia anima si è insediata una nuova energia, una nuova assicurazione che mi fa sentire forte abbastanza da sopportare tutte quelle prove che prima erano troppo dure per me. Queste prove ora sono le benvenute, poiché questa nuova forza me ne ha mostrato il significato, e tramite esse mi ha fatto crescere. Era come se stessi affogando, e qualcuno mi ha tratto in salvo su una scialuppa in grado di attraversare le peggiori tempeste.

 

Ecco un articolo del giornalista Gianni Maccarini su Evelina Glanzmann pubblicato su una rivista italiana:

 

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SCRITTI DI EVELINA

Durante tutta la sua vita, Evelina nel tempo libero amava scrivere. Le storie di Stellina furono da lei scritte prima in tedesco e poi tradotte in italiano e raccolte in questo libretto.

 

LE STORIE DI STELLINA

 

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CANTI COSMICI E DI NATALE

Evelina aveva delle doti musicali molto spiccate e riusciva ad armonizzare magnificamente sia i Canti Cosmici del nostro Maestro che i Canti di Natale che Paramahansa Yogananda chiedeva fossero eseguiti durante la Meditazione di Natale di tutto il giorno.

 

CANTI DI NATALE

 

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CANTI COSMICI

 

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LETTERE DI EVELINA AI DEVOTI

In queste lettere gentilmente condivise da devoti SRF si può far tesoro dei consigli spirituali dati da Evelina sia a livello di difficoltà personali come anche in vicende riguardanti i Gruppi SRF di meditazione.

 

LETTERE AI DEVOTI

 

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RICORDI DEGLI AMICI DI EVELINA

Nel suo ruolo di consulente SRF di meditazione assegnatole dalla Casa Madre, Evelina Glanzmann ha contribuito alla nascita dei principali Gruppi SRF italiani di più vecchia data. Durante le sue frequenti visite ai Gruppi ha incontrato migliaia di devoti sia in incontri pubblici che in colloqui privati, dispensando consigli spirituali basati sugli insegnamenti di Paramahansa Yogananda. Innumerevoli sono i devoti SRF che conservano piacevoli ricordi di questa discepola del Maestro così amata. Ne riportiamo qui alcuni di essi.

 

RICORDI DEGLI AMICI

 

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